Film scombinato, remake di un non memorabile film diretto e sceneggiato dall’altalenante Susanne Bier. Michele Williams è una specie di madre Teresa che dedica da anni le sue forze a un orfanotrofio indiano, zompandosi peraltro un collaboratore sudamericano (che sparisce comunque a un certo punto della sceneggiatura). A un certo punto, la svolta: a New York una non precisata società vorrebbe fare una importante donazione per i suoi orfani e la dimessa Michelle deve votare oltreoceano a incassare accordo e assegni. Mah. Per 40 minuti, sembra di assistere a un discreto thriller tutto incentrato sul rapporto ambiguo tra la solita impeccabile Giulianona Moore e la Williams che non capisce bene in che guaio si sta cacciando. Poi l’affare si ingrossa ma il film prende troppe diverse direzioni per appassionare: melodramma famigliare, lacrima movie, dramma generazionale. Quando poi Giuliana se ne esce col suo segreto, peraltro assolutamente incongruente e non spiegato, viene voglia di impiccarsi.
