Sciapa commedia degli equivoci tutta giocata sulla verve del duo formato da Lillo e Greg, altrove decisamente più in parte. Qui, invece, condizionati forse (chissà?) dall’impegno dietro la macchina da presa, portano a casa una commediola di rara intensità e forza comica che oltretutto non arriva nemmeno ai canonici 90 minuti. Si dirà: non è certo il film impegnato il filone a cui attingono i due discreti comici epperò rimane l’amaro in bocca. Tante, troppe macchiette, una comicità che scatta a intermittenza e largo, troppo spazio lasciato da un Anna Foglietta volenterosa ma che gestisce male addirittura i tre personaggi scritti per lei. Paradossalmente si ridacchia di più solo sui finti “tagli” sui titoli di coda. Peccato: la storia, improbabilissima a cui non offre grande contributo Edorardo Falcone alla sceneggiatura – lascia il tempo che trova ma a mancare è proprio la simpatia e i tempi giusti della coppia che al cinema era riuscita a fare meglio. Per dire, nel non certo memorabile Colpi di fulmine del benemerito Neri Parenti, era il loro l’episodio migliore. E anche lì c’era proprio la Foglietta.
