Lucignolo

Esordio alla regia di Ceccherini che firma la sceneggiatura assieme al sodale Giovanni Veronesi. C’è anche il fido Alessandro Paci, compagno di comicità anche in teatro del comico toscano. Il film non è male, fatta eccezione per l’inserto mundial-processuale con tanto di comparsate illustri (i calciatori Antognoni e Rossi, il regista Tinto Brass). Fatta eccezione per questo inserto, troppo tirato per le lunghe e di basso effetto comico, il Lucignolo di Ceccherini è il tentativo di spostare certa comicità dalle parti del surreale, paradossale con una certa dose di volgarità. Un po’ troppo episodico nella narrazione, ma un discreto tentativo. Ceccherini rimane un comico a se stante, poco etichettabile e spesso si ha la sensazione che sia come imbrigliato (anche da se stesso). Meglio il successivo, più maturo anche se clamorosamente incompreso. Faccia da Picasso.