Ci vuole coraggio per scrivere e dirigere questo Brigade des moeurs, inedito in Italia e uscito sul mercato internazionale come Brigade of Death o Vice Squad. È un bel poliziottesco alla francese, diretto dal buon Max Pécas che qua a Sentieri conosciamo bene: di lui abbiamo visto, un po’ alla spicciolata in festival minori, praticamente tutta la sua intera filmografia, da Le Circle vicieux dei primi anni 60 fini agli erotici e polizieschi di quasi trent’anni dopo. Genio surreale come il coevo è più noto Jess Frank, Pécas dirige un poliziesco malsano tutto ambientato nei sobborghi tra mignotte, poliziotti laidi e gangster senza scrupoli. L’incipit tra i transessuali è da brividi. Da vedere.
Per il Muzikanten “il film soffre forse di una fotografia eccessivamente sporca e sgranata che però restituisce un gran realismo ben distante dai coevi tardo poliziotteschi di Lenzi e dintorni”. Per Antici “[Pécas] mostra eccome un savoir faire unico, non nascondendo scene orrorifiche e un gusto per il malsano che Artaud non potrebbe che definire osceno, fascinoso, erotico, stomp!”.
