Film sbagliato, fin dal titolo, uscito troppo in anticipo coi tempi e assai irrisolto sul piano della narrazione. La Gialappa’s – che in televisione non perde un colpo – cerca, disastrosamente, di applicare le stesse regole televisive al cinema. Il risultato, per un film che esce a ridosso delle festività natalizie del 1999, è un flop totale. Il pubblico rimane interdetto dalla numerosissima schiera di comici più o meno famosi e in effetti fa impressione anche solo rileggere il cast di allora: Crozza, De Luigi, Littizzetto, Gerini, Mandelli, il grande Arnoldo Foà impegnato in una parte piuttosto imbarazzante, Aldo, Giovanni e Giacomo, Giovanni Esposito, Francesco Salvi, Paolo Hendel, Zuzzurro, Gigio Alberti, Marina Massironi, Francesco Paolantoni, Ale & Franz, Bebo Storti. Tutti, insomma, quelli che negli anni si sono accavallati nelle varie trasmissioni della Gialappa’s e che in qualche misura, con la complicità di Elio & le storie tese che curano la colonna sonora, cercano di restituire il favore a chi ha permesso il loro grande o medio successo. Il problema sta però nell’idea di base dell’intero film: fare una sorta di mix tra commento radiofonico della Gialappa’s a un reality che tira in ballo, tra le altre cose, anche internet agli esordi e persino i videogame. Un po’ troppo per la regia di Costella che fatica a gestire troppi personaggi e anche per la sceneggiatura del trio che non riesce mai a rendere “lunghi” sketch che paiono funzionare solo al ritmo breve e spezzettato tipico della tv.
