Grandi bugie tra amici

A distanza di parecchi anni dal primo capitolo, Piccole bugie tra amici – così recitava il titolo italiano, torna un parterre di attori francesi di tutto rispetto diretti da Guillaume Canet: c’è tutto il cast originario, Cluzet e Cotillard in testa (anche se il nostro preferito rimane quella faccia da schiaffi di Lellouche). Il plot è semplicissimo, diremmo quasi mucciniano: una ritrovo tra amici, vecchi e nuovi, nella villa di campagna di Cluzet, che si affaccia sull’oceano. Canet dirige col pilota automatico e lascia correre il carisma degli attori: Cluzet è il centro affettivo di un film squilibrato, forse troppo lunga e dalla trama sin troppo esile, con un finale incongruente. Peccato, perché gli attori, qua e là fanno la differenza, non tanto i ragazzi giovani i cui caratteri sono sin troppo stereotipati e in ogni caso lasciati ai margini, eccezion fatta per il finale non memorabile di cui sopra, ma per il mestiere di Lellouche e compagnia che portano a casa un film che non rimarrà certo negli annali. Si può fare di più, caro Guillaume!