I cancelli del cielo

Opera fluviale e film maledetto di Cimino che, dopo i fasti de Il cacciatore, si ritrovò letteralmente derubato dai produttori che gli tolsero il film, lo distribuirono tagliato pesantemente. In effetti il film di Cimino è troppo forte, lungo, grande per potere essere digerito da Hollywood. È un atto d’accusa durissima contro il Potere e anche una rilettura personalissima del Mito della Frontiera. Fotografato splendidamente in 70mm, ha ancora una forza incredibile soprattutto in alcune sequenze, quella del ballo in primis, ma patisce troppi momenti morti e una narrazione non sempre coesa.