Ovvero The Indian Runner, secondo il titolo originale. Esordio alla regia per Sean Penn che dirige una sorta di rivisitazione moderna della vicenda di Caino e Abele, azzecca toni e atmosfere peraltro prese di peso dal cinema di Ashby e Cassavetes a cui il film è dedicato. Ma sbaglia almeno due interpreti su tre (la messicana – ma quando mai? – Valeria Golino e un debole David Morse). Mortensen è forse alla sua prova migliore e Bronson in un ruolo inedito. Troppo lungo, non sempre coinvolgente. Il tutto nasce da una splendida canzone di Springsteen.
