Film controverso assai, che mescole troppe cose e in modo non uniforme. Il plot segue alcuni reduci del Vietnam tornare dopo anni sui luoghi della guerra per rendere omaggio ad un compagno caduto e al tempo stesso per ritrovare una cassa di lingotti d’oro che era stata sepolta durante una missione. Spike Lee continua ad essere il punto di riferimento della comunità afroamericana raccontando con intensità una storia di fratelli perduti e ritrovati ma esagera, come spesso gli capita. Mette troppa carne al fuoco, facendo peraltro lievitare in modo spropositato la lunghezza del film, e mescolando troppi registri e storie diverse: dalla crudezza del Vietnam raccontato con un taglio quasi documentaristico, all’avventuroso (e improbabile) recupero dell’oro, al racconto psicologico con protagonisti i reduci e il loro senso di colpa, alla tragedia del popolo afroamericano sfruttato anche durante la guerra in Vietnam. Troppo davvero, anche per un regista accorto e capace come Spike Lee. Ottimo Delroy Lindo, pessima la colonna sonora.
