Sequel del film del del 2017 e in realtà già pronto da mesi e poi bloccato dalla pandemia. È un film interessante e gentile, senza volgarità che guarda a certe cose della Pixar (penso a Toy Story 3, la cui vicenda viene più volte ricalcata, svolta finale inclusa) o al bel dittitco cinematografico con protagonista l’orsetto Paddington. La storia, decisamente ad altezza di bambino, vede il coniglietto Peter nel disperato tentativo di farsi accettare dalla coppia dei due neosposi che, di fatto, l’hanno adottato. Il problema sono le tante tentazioni che provengono dall’esterno (e da una banda di ladri che vorrebbe trascinarlo in imprese spericolate) e problematiche interne, con il tentativo di un editore senza scrupoli di realizzare libri ad uso e consumo dei lettori di best seller che poco però hanno a che fare con le reali avventure di Peter e compagni. Un paio di stoccate al competitor Pooh, una parte centrale dal ritmo forsennato e un finale però un po’ tirato via.
