Dirty, difficult, dangerous – Giornate degli Autori

Splendido film d’apertura delle Giornate degli Autori. Innanzitutto perché dietro la vicenda dura e fiabesca al tempo stesso di una coppia di migranti in Libano (lui siriano, lei etiope), c’è la ferita palpitante del non detto in Europa, ovvero del tabù dei migranti che ci sono ma non si vedono o non si vedono più, ahimé. E poi – strano che la critica che si dice cattolica non l’abbia sottolineato – la storia è una storia a suo modo di grande fede, con lei etiope cristiana e lui mussulmano. Storia di sangue e rabbia. Storia di un tenace Iron Man siriano con il cuore messo in una gabbia di metallo, come a un certo punto, gli dice un attonito medico che in teoria dovrebbe aprirgli il costato per tirare fuori un rene. Gran film, dolente e privo di retorica. Lo inseriremo nelle nostre rassegne.