Benedetta di Verhoeven: i riferimenti cinefili (nemmeno troppo nascosti)

Sono almeno cinque i film citati dal regista olandese nel suo ultimo, strepitoso, lungometraggio.

Li elenchiamo per adesso, poi ci ritorneremo per una disanima più dettagliata.

  1. “La Religiosa” di Guillaume Nicloux (2013): basato sul romanzo di Denis Diderot, il film segue la storia di una giovane donna costretta a diventare una suora contro la sua volontà e che cerca di sfuggire alle restrizioni della vita religiosa.
  2. “Black Narcissus” di Michael Powell e Emeric Pressburger (1947): questo classico del cinema britannico racconta la storia di un gruppo di suore che cerca di aprire un convento in Himalaya, ma che vengono affrontate da sfide spirituali e psicologiche.
  3. “Novitiate” di Margaret Betts (2017): il film segue la storia di una giovane donna che entra in un convento negli anni ’60, durante i cambiamenti radicali nella Chiesa cattolica.
  4. “Il nome della rosa” di Jean-Jacques Annaud (1986): ambientato in un monastero medievale, il film segue la storia di un frate francescano e del suo apprendista che indagano su una serie di omicidi all’interno della comunità monastica.
  5. “Agnes di Dio” di Norman Jewison (1985): il film racconta la storia di una giovane suora che viene accusata di omicidio, ma che sostiene di avere avuto una visione divina del bambino morto.