L’altra faccia, decisamente più divertente, di Sentieri.
Non per tutti, ovviamente. Si consiglia la visione solo ai maggiori di anni 18.
BLOODY MAMA

DUE STRANI PAPÀ
Commedia sfigatissima di Laurenti con un duo bizzarro protagonista: Pippo Franco, in un ruolo tutto sommato serio ma ormai nella parabola discendente della carriera e l’incredibile Franco Califano che, appena uscito il film, si troverà in galera (ingiustamente). Di conseguenza il film non lo vide nessuno perché venne ritirato dopo pochi giorni. Peccato: fa poco ridere ma da un certo punto di vista è avanti coi tempi perché racconta una realtà di oggi. Due papà che adottano un figlio, seppur in circostanze un po’ improbabili. I due sono anche omosessuali? Non sembrerebbe, ma chissenefrega. L’idea di Laurenti (e di Giancarlo Magalli che firma la sceneggiatura assieme a Pippo Franco e Gino Capone) era quello di fare un film famiglie sdoganando proprio i protagonisti che non erano considerati proprio figure passabili per una serata in famiglia. In ogni caso, il film, che peraltro vanta un budget ridotto all’osso e un buon caratterista come Maurizio Mattioli (che però per metà film gira sempre con il braccio destro nascosto perché se l’era rotto….) riesce ad essere delicato, non volgare, persino naïf.
Per Antici, l’unico tra noi ad averlo visto al cinema, “il film gioca le sue carte sulla coesistenza degli opposti: grande/piccolo, nero/bianco, Pippo Franco/ Franco Califano”, per il Muzikanten “Tre scapoli e un bebè, molto più noto e comunque uscito dopo, aveva molti più soldi ma molte meno idee”. Insomma, qua a bottega il film piace abbastanza.

PIERINO IL FICHISSIMO (Alessandro Metz)
Uno dei “pierini” apocrifi che misero tanto in imbarazzo, per usare un eufemismo, la banda di Vitali & Co.
Gira un po’ in televisione ed è presente sul catalogo Prime. Devo dire che è molto divertente. Antici lo adora, io un po’ meno. Cinema scoreggione, con pierinate più o meno gustose. C’è pure una lunga sequenza con la moglie scoreggiona di un brigadiere dei Carabinieri. Pierino è interpretato da Maurizio Esposito ma le battute migliori sono riservate agli ottimi caratteristi, da Gianni Ciardo a Sandro Ghiani passando per il grande Crocitti. Solita comparsata di Jimmy il Fenomeno. C’è una gag sul fantozziano tordo che chissà che non sia ripresa proprio dal film di Salce. La bonazza di turno è Adriana Russo che si spoglia abbastanza. Finale pazzesco in un tripudio
di scoregge. Dirige un per noi ignoto Alessandro Metz, sceneggia Dardano Sacchetti. Secondo Antici, il film è “un coacervo di fesserie, peti e teatro dell’arte”). Sarà, ma Vitali ci sembra di un altro livello.

TERMINATOR 2 (Vincent Dawn/Bruno Mattei)
Sequel apocrifo del Terminator di Cameron uscito curiosamente prima del sequel ufficiale che sarà intitolato Terminator 2 – Il giorno del giudizio. È un film abbastanza atroce, che ovviamente non c’entra nulla col film di Cameron. Anzi, a ben vedere è un mix tra Aliens – Scontro finale, il sequel di Alien firmato proprio da Cameron (la bambina trovata nei vicoli viene proprio da lì), un po’ di zombie e un Terminator al soldo di una improbabile multinazionale che ha voluto ridurre Venezia a una fogna contaminata. Ovviamente di Venezia non si vede nulla, tranne una breve sequenza d’apertura, gli attori sono cani assoluti e il film è girato in assoluta economia, con buona parte delle sequenze girate in uno scantinato/parcheggio. Impossibile da salvare se non la simpatia verso il regista Bruno Mattei che qui si firma come Vincent Dawn. La locandina era in tutto e per tutto uguale al primo Terminator. Per quel che vale, qua a bottega, ci siamo però divertiti molto.
















